ISTA. Dario Fo, Eugenio Barba, Jerzy Grotowski, Volterra, 1981. Foto di Massimo Agus
CENTRO PER LA SPERIMENTAZIONE E LA RICERCA TEATRALE DI PONTEDERA
A partire dalla seconda metà degli anni Settanta, Pontedera, cittadina in provincia di Pisa, è divenuta una di quelle paradossali capitali del teatro che punteggiano il secondo Novecento, situate in periferia eppure centrali. Una storia che nasce da un piccolo gruppo di dilettanti ispirati dal Living Theatre di Julian Beck e Judith Malina.
Un teatro dapprincipio necessario a pochi, fatto in casa, povero e megalomane, ma pensato in grande; isolato, all’inizio, nella sua stessa città, ma intraprendente per i legami con teatri lontani (primo fra tutti l’Odin Teatret di Eugenio Barba e successivamente il Teatr Laboratorium di Jerzy Grotowski).
Il primo gruppo di lavoro, costituito da non professionisti e guidato da Dario Marconcini, fu il Piccolo Teatro di Pontedera (PTP) che dalla fine degli anni ’60 aveva incontrato la ricerca teatrale, il Living Theater, poi l’Odin Teatret e i due libri che svelavano il lavoro di Jerzy Grotowski i cui spettacoli erano arrivati anche in Italia. Con l’ingresso nel gruppo di Roberto Bacci, incontrato tramite Eugenio Barba, il gruppo si trasformò in un nuovo Piccolo Teatro di Pontedera (con gli attori Teresa Telara, Luca Dini, Aldo Innocenti, Massimo Bertolaccini, Giacomo Pardini, Giacomo Angiolini), dissoltosi nel 1986, ma solo dopo aver dato vita, nel 1974, a un Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale (CSRT) diretto da Roberto Bacci. Il CSRT ha proseguito poi la sua attività come Fondazione Pontedera Teatro dal 1999 al 2015 e nel gennaio 2015, Pontedera Teatro ha contribuito alla nascita della Fondazione Teatro della Toscana, riconosciuta Teatro Nazionale (art. 10 del D.M. 71/14): il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale ne è attualmente settore fondante, diretto da Luca Dini.
Il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale è nato dunque come strumento che un giovane gruppo di provincia si è dato per aprirsi all’incontro con il mondo teatrale e con i maestri, per creare occasioni di formazione artistica per sé e per altri giovani registi e attori che non avevano una formazione accademica; è stata una struttura immaginativa, prima che organizzativa, che è divenuta un punto di riferimento a livello internazionale e n uno dei più importanti centri di produzione in Italia per il settore della “ricerca”. Il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale è stato un crocevia dove generazioni e tradizioni teatrali si sono incontrati e arricchiti a vicenda. Qui hanno operato artisti e teatri da ogni parte del mondo. Della mancanza di un teatro (inteso come edificio) ha fatto il punto di partenza per un’affascinante ricerca sullo spazio: il teatro di strada, i festival pensati come teatro nella città, gli spettacoli come itinerari per gli spettatori. Il CSRT è nato come prototipo di una nuova istituzione culturale e artistica, con degli obiettivi profondi e ben chiari: divenire un luogo di produzione e formazione culturale e teatrale; sviluppare la produttività artistica dei gruppi di teatro; creare un luogo di lavoro comune per studiosi, artisti e operatori teatrali; realizzare progetti di formazione innovativi; rendere l’arte del teatro (in tutti i suoi aspetti) uno strumento di conoscenza dell’uomo su se stesso; sperimentare e realizzare interventi nel sociale per mezzo del teatro; sviluppare, attraverso ampie relazioni con teatri e artisti di tutto il mondo, i contatti tra la cultura e la tradizione teatrale italiana e quelle straniere.
Nel 1985 Carla Pollastrelli e Roberto Bacci proposero a Jerzy Grotowski – un maestro che ha profondamente mutato il teatro nella seconda metà del Novecento – di creare in Toscana un istituto dove condurre un’attività di ricerca sistematica. Il Centro di Lavoro di Jerzy Grotowski naque nel 1986 a Pontedera su iniziativa del CSRT e della University of California, Irvine, in collaborazione con Peter Brook – Centre International de Créations Théatrales, come istituto creativo di educazione permanente per artisti adulti. Dalla morte di Grotowski nel 1999, Thomas Richards, direttore artistico del Workcenter, e Mario Biagini, direttore associato, hanno continuato a sviluppare in nuove direzioni la ricerca del Workcenter sulle arti performative: dal 2007 al 2021 il Workcenter ha ospitato due gruppi di lavoro: il Focused Research Team in Art as vehicle diretto da Thomas Richards e Open Program diretto da Mario Biagini.
Il CSRT ha realizzato progetti nell’ambito della produzione, della formazione professionale e della progettazione di eventi spettacolari, nell’attività editoriale, a livello regionale, nazionale e internazionale collaborando con compagnie toscane, centri di ricerca, teatri nazionali e internazionali, studiosi e università. Negli anni il CSRT ha realizzato un articolato programma di attività, tournée estere, rappresentazioni, conferenze, seminari e coproduzioni in tutto il mondo, nell’ambito di festival internazionali o ospiti di grandi strutture internazionali e attività nel e per il territorio, in collaborazione con l’Amministrazione, le scuole, l’Università, le associazioni locali e le comunità straniere.
Il CSRT ha, inoltre, stabilito rapporti di collaborazione con numerosi istituti e teatri stranieri, tra i quali il Teatrul Naţional Cluj-Napoca, diretto da Mihai Măniuțiu, Romania; la Casa Laboratorio di San Paolo in Brasile; La Fonderie, Théâtre du Radeau di Le Mans (Francia); l’Odin Teatret, diretto da Eugenio Barba, Danimarca; il Théâtre des Bouffes Du Nord, diretto da Peter Brook, Francia; la School of Dramatic Art, diretta da Anatolij Vassiliev, Russia; l’Instytut im. Jerzego Grotowskiego, Wroclaw, Polonia; il Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle, diretto da Wojtek Krukowski, Polonia e un rapporto in costruzione con la Shangai Theatre Academy (Cina).
Dal 2002 al 2015 ha progettato e prodotto la sezione teatrale del festival Fabbrica Europa a Firenze e, dal 2012 al 2015 ha realizzato, insieme alla compagnia Scenica Frammenti, il festival Collinarea che ha sede nel borgo medievale di Lari (PI), dedicato soprattutto ai giovani talenti e artisti.
Il 21 ottobre 2008 è stata inaugurata la nuova sede, progettata dallo Studio Tamino-Gaudenzi: il Teatro Era. In un quartiere popolare di Pontedera è nato un teatro con l’intento di essere a misura di chi fa teatro: un luogo costantemente vivo di attività che, grazie alle diverse funzioni e possibilità di utilizzo, permette processi creativi e produttivi inusuali negli spazi tradizionali.
Il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale e la Fondazione Pontedera Teatro poi, nel corso degli anni, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti importanti per la sua attività, sia di produzione di spettacoli, sia progettuale: premio Anct (Associazione Nazionale Critici Teatrale) per il progetto Beckett directs Beckett (1985); premio UBU per A. da Agatha, produzione diretta da Thierry Salmon (1986) e per Laggiù soffia, spettacolo diretto da Roberto Bacci (1987); premio CEE Europa della Cultura per il Festival Volterrateatro (1991) e premio AGIS Critica Teatrale per il progetto artistico del Festival Volterrateatro ’95 (1996). Nel 2015 Massimiliano Civica ha vinto l’UBU per la regia dello spettacolo Alcesti (https://www.teatroera.it/evento/alcesti/), coprodotto dal CSRT e Atto Due.
Carla Pollastrelli ha inoltre vinto il premio UBU nel 2015 per la fondamentale opera di diffusione del pensiero di Jerzy Grotowski attraverso la traduzione e la pubblicazione integrale dei suoi scritti per i tipi di Casa Usher: J.GROTOWSKI, Testi 1954-1998, in 4 volumi per la collana Oggi, del teatro (https://www.teatroera.it/libri/), fondata da Fabrizio Cruciani e diretta da Roberto Bacci e Carla Pollastrelli dal 1980.
Di questa storia ricchissima di una parte importante del teatro contemporaneo resta traccia nelle fotografie, nei materiali video, iconografici e documentali dell’archivio del CSRT presente presso il Teatro Era di Pontedera. L’archivio è attualmente in fase di riordino e inventariazione.
Nel 2021 il Teatro della Toscana ha prodotto un film realizzato dall’artista Rä di Martino, Fuori dai Teatri con Anna Bellato e Lino Musella (https://www.teatroera.it/evento/fuori-dai-teatri/), proprio a partire da alcuni documenti presenti in archivio e dalle interviste a Roberto Bacci, Luca Dini, Dario Marconcini, Carla Pollastrelli e Maria Teresa Telara.
La storia del CSRT fino al 1995 è narrata e ricostruita in M. SCHINO, Il crocevia del ponte d’Era. Storie e voci da una generazione teatrale (1974-1995), Bulzoni, 1996.