TEATRO DEL PORTO

versi, prosa e musica di Raffaele Viviani
4 Mar 2017 - 5 Mar 2017
Massimo Ranieri
Tratto da Scalo Marittimo e Caffè di notte e giorno
Con Ernesto Lama, Angela De Matteo, Gaia Bassi, Roberto Bani, Mario Zinno Ivano Schiavi, Antonio Speranza, Francesca Ciardiello
null Pianoforte Ciro Cascino
null Contrabasso Luigi Sigillo
null Fiati Donato Sensini
null Violino Sandro Tumolillo
null Tromba Giuseppe Fiscale
null Batteria Mario Zinno
null Elaborazioni musicali e ricerche musicali Pasquale Scialò
Scene e costumi Lorenzo Cutuli
Disegno luci Maurizio Fabretti
null Coreografie Giorgio De Bortoli
Regia Maurizio Scaparro
Produzione Compagnia Gli Ipocriti
Orari
sabato ore 21.00
domenica ore 18:30
Quando:
04/03/2017 - 21:00–22:00
2017-03-04T21:00:00+01:00
2017-03-04T22:00:00+01:00
Dove:
Pontedera, Teatro Era
Via Indipendenza
56025 Pontedera PI
Italia
TEATRO DEL PORTO @ Pontedera, Teatro Era | Pontedera | Toscana | Italia

Dopo il successo di Viviani Varietà, Massimo Ranieri e Maurizio Scaparro affrontano ancora una volta il grande drammaturgo Raffaele Viviani.

Una produzione Compagnia Gli Ipocriti.

Trama

Esiste in alcuni di noi la memoria storica o il lontano ricordo di una Napoli vissuta mentre già stava cambiando. Questa preziosa memoria è stata, per Maurizio Scaparro e Massimo Ranieri, il primo filtro, ma anche lo stimolo, dopo la felice esperienza di Viviani Varietà, per continuare a lavorare su un nuovo spettacolo che potesse avere come testimonianza di questo mondo, così ricco, la figura stessa di Raffaele Viviani. Attraverso il suo teatro (particolarmente quello degli atti unici), le sue parole, il suo canto scenico, Viviani Varietà privilegia così quel vitalissimo giacimento culturale e musicale che era la Napoli dei quartieri, quella parallela urbana (aperta all’influenza e alle commistioni con il teatro e il Varietà europeo) e di un altro sud che premeva sulla città.

Note di regia

Teatro del Porto è nato pensando a uno spazio neutro sospeso tra il mare e la terra (quasi un “porto delle nebbie” come l’abbiamo chiamato durante le prime prove) uno spazio che favorisse lo scambio di conoscenza e di speranze che veniva dal mare e dove vorremmo che Raffaele Viviani ci portasse per mano attraverso il suo teatro e la sua musica per ricordare sogni e delusioni di una grande città, e per accompagnarci verso un futuro già cominciato scoprendo, anche grazie a lui, parole vecchie e nuovi significati come mediterraneo, emigrazione e, con un po’ di ottimismo, anche cultura e teatro.

Maurizio Scaparro

LUOGO


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