
Si può dire che il Cantico dei Cantici sia una raccolta di canti, uniti dal loro soggetto comune, l’amore.
Questo libro della Bibbia, che si trova nell’Antico Testamento, si esprime attraverso frammenti di un discorso amoroso tra Dio e gli uomini.
Ma questo libro non parla di Dio e usa il linguaggio di un amore passionale, ma l’amore umano è il luogo dove si può innestare l’incontro con Dio. Si tratta di un amore parlato, ma colpisce la somiglianza delle sue parole con i gradi più alti del silenzio; è una musica cessata in ogni suono, che affiora come pura memoria.
Silvia Pasello
Le musiche, per questo piccolo capolavoro poetico, inserito nella Bibbia, sono nate pressoché in tempo reale, durante l’ascolto del testo recitato più volte da Silvia e Luisa.
Ho fissato alcuni punti chiave, scaturiti da piccole cellule improvvisative, mantenendo la possibilità di spaziare tra musica organizzata e improvvisazione. Si è trattato di un lavoro di sottrazione dei momenti musicali superflui, alla ricerca del silenzio e della rarefazione, affinché la grande musicalità del testo non venisse sminuita.
Ares Tavolazzi