
Un impronta comune per sei differenti storie, crude e spietate testimonianze a carattere fortemente identitario attraverso cui le sei giovani attrici, selezionate durante un giro di seminari tenuti da Koreja nell’Europa centro orientale, rivelano ognuna ricordi legati alla figura paterna e alla propria Patria, emaciata, nei secoli, da guerre e violenze, silenzi e tradimenti.
Sei ragazze, sei giovani attrici selezionate durante un giro di seminari tenuti da Koreja nell’Europa centro orientale, sei giovani donne si incontrano in uno dei tanti crocevia del presente, quei non luoghi che frequentiamo senza vedere. Ola, Anna Chiara, Simona, Irina, Alessandra, Rosaria. Tre sono italiane, una polacca, una bulgara, una macedone. Quali sentimenti coltivano sei ragazze di nazionalità diverse, che comunicano fra loro attraverso l’inglese? Hanno memorie comuni? Che storie possono raccontarsi e raccontare? E, soprattutto hanno una storia comune da raccontare? Immagini, danze, musiche e parole che frullano identità impossibili, mobili, fluide. Scintille di senso imprevedibili. Tutte hanno conti in sospeso con la loro patria, tutte hanno conti in sospeso con i loro padri.