
La famiglia di Marta per vivere mette le sorprese negli ovetti di cioccolato ma a complicare la vita dell’intero paese c’è BanKomat, proprietario di tutto, dalla fabbrica degli ovett alla casa di Marta e persino della luna e delle stelle e nulla può essere fatto senza pagargli qualcosa.
Il linguaggio utilizzato, ora comico, ora poetico, narra le peripezie per la sopravvivenza di questa strampalata famiglia e la forza di trasformare uno strumento di vessazione e oppressione in mezzo di liberazione, grazie a Pino, il fratello di Marta, che quasi per caso farà ritrovare dignità e riscatto a tutti. Trasformare la quotidianità in un miracolo che resiste…
Premio Eolo Awards 2013
come migliore drammaturgia dell’anno
“Utilizzando i ritmi e gli stilemi parossistici del cinema muto ma non solo, lo spettacolo strizza l’occhio a Eduardo, muovendosi però con le cadenze di una fiaba, e concedendo numerosi tributi al teatro di figura. Un coacervo di forme e rimandi stilistici tutti protesi a condurre per mano, emozionalmente, i piccoli spettatori, in una storia dai sapori antichi ma del tutto in sintonia con i momenti difficili che stiamo vivendo. La Bicicletta rossa risulta infatti essere anche e soprattutto uno spettacolo in qualche modo politico, dove, sotto la crosta dell’incanto favolistico, pulsa l’indignazione per una società che non riesce a risanare le contraddizioni del mondo in cui viviamo”.
Menzione speciale
Festebà Festival 2013 – Ferrara
– lo spettacolo ha saputo toccare le diverse corde emotive delle differenti età, bambini, adolescenti e adulti, grazie alla scelta coraggiosa di una tematica sociale rivolta all’attualità;
– la voce fuori campo, armoniosa e rasserenante, ha ben accompagnato lo spettatore nel corso della storia;
– una messinscena che attraverso una molteplicità di tecniche ha suscitato nel pubblico variegate emozioni.
Capienza: 320 posti